Magris

Claudio Magris, germanista, saggista, giornalista, narratore, scrittore di teatro, traduttore, è uno dei maggiori testimoni della nostra epoca attraverso un modello di militanza intellettuale che torna in tutte le sue opere. Professore emerito all’Università di Trieste, collabora con il Corriere della Sera. Tra le sue opere: Il mito asburgico nella letteratura austriaca moderna (Einaudi, 1963); per Garzanti: Danubio (1986), Un altro mare (1991), Microcosmi (1997, Premio Strega), Utopia e disincanto (1999), La mostra (2001), Alla cieca (2005), Lei dunque capirà (2006), La storia non è finita (2006), Alfabeti (2008), Livelli di guardia (2006), Ti devo tanto di ciò che sono. Carteggio con Biagio Marin (2014), Non luogo a procedere (2015); Tempo curvo a Krems (2019), Il Conde alla foce (2020); Istantanee (2016), Polene. Occhi del mare (2019) per La nave di Teseo; Opere vol.1 e vol.2 (i Meridiani, 2012 e 2021); L'infinito viaggiare (2005)e Croce del Sud. Tre vite vere e improbabili (2020) per Mondadori.

 

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